Dall’inchiostro al cuore: Esplorando l’arte della poesia

Il nostro viaggio nell’universo poetico è stato un’esperienza avvincente, iniziata con il suggestivo racconto di Ileana Izzillo e Michele Perucci sulla storia del Drugstore. Le loro parole hanno dato vita a un panorama ricco di emozioni e memorie, catapultandoci in un passato intriso di atmosfere uniche. Il Drugstore, come narrato da Izzillo e Perucci, è diventato un palcoscenico in cui il tempo si è congelato, e la poesia ha agito come chiave di accesso a emozioni e riflessioni profonde.
Cos’è la poesia? Questa domanda, posta nel corso del primo incontro, ha costituito un nucleo centrale del nostro percorso. Abbiamo esplorato insieme il tessuto intimo delle parole, scoprendo che la poesia è un linguaggio universale che attraversa epoche e culture. È un ponte tra l’inchiostro e il cuore, un’arte capace di trasformare la banalità delle parole in un medium di espressione che risuona nei recessi dell’anima.


Il secondo atto del nostro incontro ha introdotto un elemento inaspettato e magico: la poesia accompagnata da strumenti musicali. Questa fusione di suoni e parole ha creato un’atmosfera vibrante, in cui il pubblico è stato avvolto da un flusso multisensoriale di emozioni. Le citazioni da opere letterarie come “Giustizia da morire”, “Signor No” e “Muri e mari” hanno arricchito il contesto, rivelando connessioni intriganti tra la prosa narrativa e la potenza evocativa della poesia.
Il terzo capitolo del nostro viaggio ci ha condotti in luoghi oscuri e luminosi, esplorando le vite dei detenuti nel Braccio della morte e viaggiando attraverso le praterie americane alla scoperta degli indiani d’America. La poesia si è rivelata uno strumento potente per scandagliare le profondità della giustizia e della condanna, suscitando domande cruciali sulla vita e sulla morte. Allo stesso tempo, le parole hanno danzato tra le tribù indigene, tessendo una trama di connessioni culturali che ha dimostrato la capacità della poesia di abbattere barriere e creare ponti tra mondi apparentemente distanti.


In chiusura, questa progetto si è rivelato un itinerario ricco di sfumature, un viaggio attraverso storie, suoni e riflessioni profonde. Ogni incontro ha arricchito il nostro bagaglio emozionale, dimostrando come la poesia, con la sua capacità di trasformare le parole in emozioni palpabili, possa connettere le anime di chi scrive e di chi legge. Il nostro percorso ha rivelato che la poesia è più di un genere letterario: è un ponte verso la comprensione, un viaggio nell’intimità umana che unisce in un unico abbraccio l’inchiostro e il cuore.

Gruppo: Antonio,Youssef,Chiara,Jamila,Jillian,Asha,Mariavittoria,Manuela,Annalisa,Alice.

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