Incontro con l’autore Tonino Scala

Anche quest’anno la Biblioteca Papareschi propone una serie di eventi di lettura condivisa con alcune classi dell’Istituto nell’ambito del progetto: Incontri con l’autore, ospitati nella splendida cornice della sala convegni del Drugstore Museum.
Oggi, per il primo incontro dell’anno accademico, abbiamo avuto il piacere di avere con noi l’autore Tonino Scala, che ringraziamo per la sua presenza e per aver accettato l’invito. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di interagire con l’autore per discutere e riflettere insieme su ciò che ancora oggi attanaglia la bella e difficile Napoli, attraverso le storie raccolte nella sua opera: “Sentieri di guerra. Viaggio nella Suburra napoletana”.
Tali storie rappresentano le vicende di ragazzi e ragazze che oggi sarebbero diventati uomini e donne, se non gli fosse stata sottratta la vita dalla follia di pochi, pronti ad uccidere per dimostrare chi comanda.


Le storie che l’autore ha deciso di scrivere nero su bianco, sono lo sguardo a 360 gradi di ciò che accade abitualmente nella città di Napoli, nella quale l’autore si è trasferito all’ età di 5 anni. Cercando di portare a galla le ingiustizie che affliggono questo territorio, l’autore è sempre stato impegnato sia come scrittore, sia dedicandosi attivamente alla vita pubblica; tanto che, nel 1992, sarà eletto come il più giovane consigliere comunale di Castellammare di Stabia, iniziando così la sua carriera politica, che prenderà una svolta importante nel 2005, quando sarà eletto presidente regionale anti camorra.
Questo evento gli ha dato lo spunto per scrivere vari libri, uno in particolare tra gli ultimi scritti, Sentieri di Guerra.


Numerosi anche i riconoscimenti ed i premi letterari ricevuti dall’autore per le sue opere. Durante l’incontro con gli studenti, le domande e le osservazioni emerse sono state numerose, a testimoniare l’interesse suscitato dalle storie presentate; ma quello che più ha colpito gli studenti è stato infine il tema di fondo dell’opera, più volte ribadito dall’autore stesso durante l’incontro: la speranza. Speranza che tutto quello che accade oggi ed è accaduto in passato, abbia prima poi una fine e che si concluda anche questa triste pagine della storia, come accade per ogni altra vicenda umana.
Si spiega così anche la scelta dell’autore di chiudere la quarta di copertina citando la celebre frase di Aldo Palazzeschi: “Non fare che la morte ti trovi già cadavere… Fa’ che ti colga in piena danza”.

E con questo messaggio di forza e di speranza salutiamo l’autore, che speriamo di rivedere presto per un altro incontro.

(Relazione di Alice Fetoni 2 ES)

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