Cerimonia di premiazione Eugenia Bruzzi Tantucci

Cerimonia di premiazione Eugenia Bruzzi Tantucci

Cerimonia di premiazione premio letterario Internazionale  “Eugenia Bruzzi Tantucci”, Convegno sul tema “La poesia nel cammino della conoscenza” 10 Dicembre 2022, nell’ambito della Giornata Mondiale ONU dei Diritti umani si è svolta una mattinata davvero speciale con interlocutori dello spessore di Anna Paola Tantucci, instancabile e piacevolissima organizzatrice della Tavola Rotonda, deI Rettore della Università LUMSA di Roma Francesco Bonini, dei relatori Rocco Pezzimenti, Antonio Augenti, Lina Lo Giudice Sergi, Elio Pecora. In ogni intervento la sensazione che aleggiasse lo spirito della grande cultura dei classici ancora e sempre in comunicazione con le giovani generazioni, rappresentate dagli studenti di diverse scuole di Roma e non solo. Infine, il maestro Pupi Avati premiato per il romanzo “L’alta fantasia” il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante. Ha raccontato la rivelazione del suo talento di regista-scrittore dopo aver sperimentato il “fallimento” del progetto di essere musicista accanto all’impareggiabile Lucio Dalla. Ognuno di noi ha dentro di sé il suo sogno che ad un certo punto del suo percorso scoprirà e allora lo dovrà perseguire con tenacia e convinzione, senza ascoltare chi dice che i sogni restano tali e ci spinge a ripiegare verso un “piano B”. Grande insegnamento per i nostri allievi: credere nelle proprie capacità e nella profondità della preparazione culturale. Da qui l’importanza dell’Istituzione scolastica, come raccordo tra passato, presente e futuro.

Menzione d’onore al nostro professore Guido Tracanna, per l’antologia poetica “Epimeleia” (1992-2019) con una motivazione speciale:” (…) Tutto significa quanto del vivere ci viene come un dono inatteso o come una dolorosa mancanza. Così la poesia ci porta a compiere il cammino verso una più ampia consapevolezza,
forse incontro a un’insperata salute.” Infine, i due allievi premiati della classe IV CL del Liceo linguistico. Il primo premio per la poesia a Nicolò Cappuccio per il componimento “La Macchia”, con la seguente motivazione espressa dalla professoressa Anna Paudice, membro della giuria e della EIP:
” Il tema trattato in questa poesia è l’incapacità, la sofferenza, la ribellione rispetto ad una realtà che il giovane autore, Nicolò Cappuccio, percepisce talmente ingiusta che alla fine “i suoi occhi sono pieni di pregiudizi.” Il termine “ingiustizia” che viene ripetuto all’inizio delle prime due strofe introduce due domande che, drammaticamente, non trovano risposta. E l’autore si serve proprio di questi interrogativi per passare dall’orizzonte privato, il padre, la madre, il nonno, a quello pubblico: “siamo segnati dalla nascita, governati da pezzi di carta di vario colore”. Questa immagine rappresenta le nostre istituzioni che all’autore sembrano stranianti. Lo stile essenziale ma intenso, a tratti colloquiale, dà al testo il tocco dell’originalità”.

Menzione d’onore al racconto “Il potere della giustizia” di Roberto Nicolò, con la seguente motivazione:  Questo racconto narra, con stile asciutto, senza indulgere a sentimentalismi, uno dei tanti episodi di cronaca di violenza annunciata. L’autore, Roberto Nicolò, volutamente sceglie di contestualizzare la vicenda in una realtà verosimile: Alessandra, perciò diventa simbolo di tutte le giovani donne abusate, violentate, uccise. Ma nel racconto, viene inserito un elemento in più: non solo la violenza in famiglia, ma l’impotenza delle istituzioni a cui la donna si era rivolta. Ciò ne aveva causato la morte. La forte denuncia attraverso il tono giornalistico/narrativo, presente nel testo, fa risaltare l’impegno civile del giovane autore”.

Un ringraziamento a tutti i presenti, in particolar modo alla nostra dirigente Prof.ssa Paola Palmegiani che ha permesso la condivisione di una giornata così interessante.

Concludiamo con le parole finali della motivazione del premio al romanzo di Pupi Avati, scritta dal poeta Elio Pecora: “Quel che vince sulle miserie
e sulle tristezze è l’alta fantasia del titolo se in ogni pagina e momento a prevalere è la poesia, toccata nel suo punto più alto, cercata e resa colma di verità ed eterna”.

Prof.ssa L. Polisena